Castiglione | L’eleganza del riccio

Gruppo di Lettura Argolettori di palazzo Pastore di Castiglione

Giovedì 26 Settembre 2024

il Gruppo di Lettura “Argolettori di palazzo Pastore” di Castiglione

ha discusso del libro

L’eleganza del riccio di Muriel Barbery

Il libro

«Mi chiamo Renée. Ho cinquantaquattro anni. Da ventisette sono la portinaia al numero 7 di rue de Grenelle, un bel palazzo privato con cortile e giardino interni (…). Sono vedova, bassa, brutta, grassottella, ho i calli ai piedi e, se penso a certe mattine autolesionistiche, l’alito di un mammut».

«(…) Io ho dodici anni, abito al numero 7 di rue de Grenelle in un appartamento da ricchi. I miei genitori sono ricchi, la mia famiglia è ricca, e di conseguenza mia sorella e io siamo virtualmente ricche».   Siamo a Parigi in un elegante palazzo abitato da famiglie dell’alta borghesia. Dalla sua guardiola assiste allo scorrere di questa vita di lussuosa vacuità la portinaia Renée, che appare in tutto e per tutto conforme all’idea stessa della portinaia: grassa, sciatta, scorbutica e teledipendente. Invece, all’insaputa di tutti, Renée è una coltissima autodidatta, che adora l’arte, la filosofia, la musica, la cultura giapponese. Poi c’è Paloma, la figlia di un ministro ottuso; dodicenne geniale, brillante e fin troppo lucida che, stanca di vivere, ha deciso di farla finita (il 16 giugno, giorno del suo tredicesimo compleanno, per l’esattezza). Fino ad allora continuerà a fingere di essere una ragazzina mediocre e imbevuta di sottocultura adolescenziale come tutte le altre. Due personaggi in incognito, quindi, diversi eppure accomunati dallo sguardo ironicamente disincantato, che ignari l’uno dell’impostura dell’altro si incontreranno solo grazie all’arrivo di monsieur Ozu, un ricco giapponese, il solo che saprà smascherare Renée e il suo antico, doloroso segreto.

Le prime pagine del libro

Prenotalo qui 👇

Il film tratto dal libro

Il trailer del film

Prenotalo qui 👇

Dall’archivio di Festivaletteratura l’audio dell’evento SOLO DOMANDE DAL PUBBLICO, Scintille. Trenta minuti di improvvisa energia:

Muriel Barbéry, timida e sorridente, si siede sotto la tenda di Piazza Sordello e viene accolta da un lungo applauso del pubblico, pronto a sommergere di domande l’autrice del best-seller “L’eleganza del riccio”. Per mezz’ora, la scrittrice francese soddisfa tutte le curiosità dei suoi lettori e risponde di buon grado, nonostante per sua stessa ammissione lei non ami parlare in pubblico. Elegante e ritrosa, proprio come un riccio, insomma.
Racconta del suo amore per il Giappone, della genesi del romanzo, della creazione dei personaggi, di come la stesura del libro non sia stata affatto pianificata; del grande successo che ha avuto in Francia e all’estero, inaspettato, ma fortemente voluto. Sorride quando una signora del pubblico la rimprovera per l’epilogo del romanzo, in cui una delle protagoniste muore: «ho ricevuto molte lettere di protesta da signore indignate, e altre di persone che invece mi ringraziavano», scherza la Barbéry, e aggiunge: «io ho semplicemente seguito le mie emozioni, che raramente mi hanno tradita». Poi spiega che la forte divisione in classi del romanzo è verosimile, rispecchia quella della società in cui spesso l’intelligenza e il talento dei più umili vengono considerati inappropriati e finiscono per essere sprecati. «I personaggi di Paloma e Kakuno sono i portabandiera della speranza che qualcosa possa cambiare», dichiara la scrittrice. E, sul finire dei 30 minuti a disposizione, ribadisce l’importanza dell’arte e della bellezza, «chi mai potrebbe voler vivere senza la bellezza?», e dell’amore. Tutto il percorso del romanzo, in effetti, potrebbe essere riassunto come la storia di due donne estremamente sole che riescono ad uscire dal loro isolamento proprio grazie all’amore che, come l’arte, ha il potere di riconciliare le persone con la vita.

L’autrice

Pur essendo nata a Casablanca il 28 maggio 1969, è di fatto una scrittrice francese.
Ha esordito con il romanzo Une gourmandise, pubblicato nel 2000 da Gallimard, e in Italia da E/O nel 2008 con il titolo Estasi culinarie.
Nel 2006, ancora con Gallimard, ha pubblicato L’Élégance du hérisson – L’eleganza del riccio (edito nel nostro Paese da E/O nel 2007 per la prima volta e ripubblicato nel 2012 in edizione economica), che si è rivelato un grande caso letterario in Francia e non solo.
Il romanzo è stato infatti uno dei successi editoriali più importanti degli ultimi anni e ha venduto più di 2 milioni di copie, restando in classifica per più di tre anni. Ha conquistato molti premi: nel 2006 il Prix Georges Brassens; nel 2007 il Prix Rotary International, il Prix des libraires, il Prix des Bibliothèques pour Tous, il Prix Vivre Livre des Lecteurs de Val d’Isère, il Prix de l’Armitière (Rouen), il Prix « Au fil de mars » (Université de Bretagne-Sud), il Prix littéraire de la Ville de Caen. 
Muriel Barbery vive da alcuni anni in Giappone.
Altri suoi libri pubblicati in Italia dalle edizioni E/O sono La vita degli elfi (2016), Uno strano paese (2020), Una rosa sola (2021) e Un’ora di fervore (2023).