
“Il gabbio. Storie di umanità reclusa” di Gianluca Biggio
Gianluca Biggio , l’autore di quest’opera, ha lavorato come psicoanalista presso il gabbio di Roma, ed è proprio qui che prende vita il suo racconto, ricco di testimonianze ed opinioni personali. Ebbene sì, perché l’intera opera è incentrata sul fornire informazioni e riflessioni sulla sua esperienza, alcune volte concentrandosi su elementi astratti, altre su elementi concreti, e altre sulle persone, o meglio, i cosiddetti ‘’ristretti’’. I ristretti, ossia i prigionieri, persone che finiscono dentro per motivi differenti, ognuno con una storia da raccontare, con un dolore interno che si tende a nascondere e con la necessità di sentirsi ascoltati. Alcuni con una visione chiara della vita, altri che ancora devono capire chi sono. Questo è il gabbio, luogo di dolori, sofferenze, tranquillità, verità e illusioni. Riguardo a ciò, ritengo che Gianluca Biggio sia stato veramente bravo, perché lasciando spazio ai dialoghi avvenuti tra lui e i detenuti è riuscito a far capire come questo luogo venga realmente vissuto. E l’abilità dell’autore sta proprio nel trattare questo delicato argomento riuscendo a farsi capire il più delle volte anche da gente ignorante in materia come me. Dunque la lettura si presenta a mio parere abbastanza scorrevole e coinvolgente, contornata anche da elementi toccanti. Ciò che infine posso dire è che consiglio di leggere questo libro a chiunque, perché lo ritengo un’ottima occasione per imparare qualcosa in maniera non troppo pesante.
Recensione a cura di Lorenzo Nardi, Liceo Scientifico Belfiore (MN)