
Chicken Hill è un piccolo quartiere in Pennsylvenia, in cui all’inizio degli anni Trenta si trovavano persone di colore e immigrati ebrei e italiani. Popoli molto diversi fra loro, con culture e lingue differenti, ma che hanno in comune l’umanità, che li porterà ad aiutarsi reciprocamente.
Chona è la proprietaria dell’Emporio del cielo e della Terra. È figlia di ebrei, è amata da tutti e molto generosa, tanto che usa le risorse economiche di suo marito Mosche per mandare avanti il negozio in perdita. La coppia non riesce ad avere figli, per questo quando Nate, il dipendente di Mosche, chiede aiuto per mantenere un ragazzo sordumuto la donna accetta immediatamente. Chona si ammalerà e verrà stuprata dal dottore bianco. Suo figlio adottivo Dodo proverà a difenderla, ma verrà portato in un ospedale psichiatrico. Così, tutta la comunità proverà a portarlo fuori da quel posto.
Ho apprezzato molto questo romanzo, specialmente i capitoli narrati da Dodo. Ciò che un ragazzino nero e con una disabilità fisica viveva nel secolo scorso è molto impressionante, e spero che al giorno d’oggi un bambino nelle stesse condizioni non viva gli stessi traumi, anche se purtroppo non è sempre così. Anche in questo caso però l’amicizia trionfa, infatti Dodo riceve un supporto fondamentale dal suo vicino di letto che chiama Monkey Pants.
Questa storia dimostra che solo la solidarietà tra i membri delle varie culture può sconfiggere la discriminazione da parte del popolo predominante e le ingiustizie legate ad essa, e anche che l’amore e la generosità trionfano sempre sulle differenze.