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Recensione del libro del mese di ottobre 2024

Come prima lettura dell’anno il gdl Libri in Porto si è cimentato in un grande autore classico: Franz kafka, che moriva proprio cent’anni fa.
La lettura ha suscitato nella maggior parte di noi un senso di angoscia, solitudine, dolore per la metamorfosi che il protagonista Gregor Samsa subisce all’improvviso, svegliandosi una mattina.
Non c’è una spiegazione del perché succeda questa cosa, il protagonista la subisce come un dato di fatto e i famigliari non indagano sulle possibili cause.
Sicuramente l’essersi trasformato in un orribile insetto ha cambiato i rapporti con la famiglia: nel momento in cui non riesce più a svolgere la sua funzione di sostentamento per essa, la madre, il padre e la sorella iniziano a vederlo come un fastidio di cui doversi liberare.
La metamorfosi va letta come una grande metafora: non solo dell’incomunicabilità fra esseri umani, e in questo caso fra i membri di una stessa famiglia, ma anche dell’oppressione delle regole sociali sull’individuo.
Questi sono temi che rendono il romanzo di grande attualità: l’emarginazione del diverso, i pregiudizi, il disagio dell’uomo adulto.
Il linguaggio è in un certo senso “alienante”, distaccato, non enfatizza il dramma che il protagonista sta vivendo, e questo rende la storia ancora più drammatica.
Sicuramente conoscere la vita dell’autore, il suo essere oppresso dal mondo familiare ( in particolare il padre fu un uomo molto autoritario) e lavorativo, e il suo sentirsi sempre inadeguato, aiutano a leggere la Metamorfosi con occhi diversi e a capire che in questo breve racconto c’è tutta la vita di un grande scrittore dalla personalità complessa e irrisolta
Recensione a cura di Cecilia Bovi