Sessualità perversa. Breve storia di una rivista scandalosa

Essendo un saggio, “Sessualità perversa” non presenta personaggi in senso narrativo, ma piuttosto “tipologie” o ideali che incarnano le sfaccettature della sessualità umana.

Leporiere esplora figure complesse: il desiderio trasgressivo, il piacere che si muove ai confini della norma e le tensioni che nascono dalla collisione tra morale e pulsioni. Le “motivazioni” delle forze in gioco sono spesso collegate alla necessità di esprimere identità autentiche in un contesto sociale che stigmatizza ciò che è percepito come deviato.

Leporiere scandaglia il bisogno umano di libertà, il peso della repressione e l’attrazione verso il proibito.

La struttura del saggio si articola in capitoli tematici che tracciano un percorso attraverso la storia e la psiche umana. Dalla radice etimologica del concetto di “perversione” alle sue declinazioni nella cultura, nella religione e nella scienza, Leporiere indaga come la sessualità venga etichettata, manipolata e fraintesa.

Un punto centrale del libro è il dialogo tra norma e devianza: Leporiere analizza come certe pratiche siano state storicamente marginalizzate per preservare l’ordine sociale.

Gli effetti di questa stigmatizzazione si manifestano in tensioni psicologiche e politiche, ma anche in una resistenza creativa che trova espressione nelle arti e nella controcultura.

Un saggio complesso ma illuminante, che consiglio a chiunque sia interessato alla filosofia, alla sociologia e agli studi di genere. È particolarmente adatto a lettori curiosi di esplorare il lato meno visibile delle dinamiche sessuali, culturali tramite un punto di vista differente.