Noia terminale

Come sarà il mondo tra un secolo? E tra due? Tra mille anni? Se molti si immaginano un pianeta ricco e prospero, altri, come Sizuki Izumi, Autrice di Noia Terminale, si immaginano un mondo in decadenza, dove i ruoli della società sono alla base di tutto e allo stesso tempo perdono il loro significato fondamentale, dove la noia copre con un velo nero ogni cosa è le persone non distinguono più la realtà dalla finzione.

Noia Terminale è un libro che definirei atipico; ambientato in un futuro non ben specificato, si tratta di una raccolta di ben sette racconti fantascientifici che mostrano la decadenza della società umana in maniera intensa e grottesca.

Inizialmente questo libro mi ha ridotta in uno stato confusionario, incapace di comprendere cosa stesse accadendo e di ambientarmi nel mondo immaginato dall’autrice, tuttavia, una volta superato questo ostacolo, la lettura lascia un senso di consapevolezza e allo stesso tempo sconforto, risultando scorrevole e intrigante.

Ho trovato nel complesso la lettura piacevole, nonostante non sia assolutamente rilassante, capace di tenere incollato il lettore al libro senza annoiare o stancare.

Mi sento di consigliarlo tuttavia solo a persone appassionate al genere fantascientifico oppure dispotico, capaci di apprezzare quel senso di confusione e smarrimento che le storie portano.


VOTO: 8 / 10


Se fosse una canzone Noia Terminale sarebbe:


Recensione a cura di Alessia Marku | Liceo Scientifico Belfiore