Questo romanzo racconta di donne. Donne molto diverse tra loro, per età, per il rapporto che hanno con i loro mariti, amanti, con le loro famiglie e con le loro scelte, ma che hanno in comune una malinconia per un rapporto che si è interrotto.
Mabel, la protagonista, è una signora anziana che rimane vedova ed è costretta ad affrontare la solitudine. Infatti, le era rimasto solo il marito da quando il fratello Bill morì giovane e i suoi genitori vennero a mancare poco dopo. Dopo il funerale del consorte incontra quattro donne: Julie, che spera di ritornare insieme al marito che l’ha tradita; Patricia, unico genitore delle figlia, ormai lontana da casa; Kirsty, mamma all’insaputa dei suoi genitori; Erin, una sedicenne il cui orientamento sessuale non è accettato dalla sua famiglia. Mabel riesce ad aiutare ognuna di loro a trovare il coraggio di affrontare la propria situazione per riempire quel vuoto che le caratterizza. Anche Mabel ha un legame in sospeso con una sua vecchia amica, Dot, che si propone di cercare.
La solidarietà femminile caratterizza questa storia, raccontando di un’amicizia tra donne che non hanno nessun altro con cui parlare di sé. L’età avanzata della protagonista permette di trattare di nostalgia e di rimpianti per le scelte del passato, ma conferisce anche alla storia un’atmosfera di pace e tranquillità. I colpi di scena non sono completamente inaspettati, però creano tenerezza e compassione nel lettore.
Consiglio questo libro a chi si sente solo e a chi percepisce che nella propria vita qualcosa sia andato storto, per trovare il coraggio di ripartire.
Recensione a cura di Chiara Montecchi | Liceo Scientifico Belfiore