“Mantova – Una città davanti allo schermo” – Salvatore Gelsi – 17 marzo 2023

SINOSSI

Come si viveva a Mantova e cosa cambiò quando arrivò il cinema? Come reagì la popolazione? Tra storia sociale e sociologia della vita quotidiana, viene colta la figura dello spettatore lungo quasi un secolo e mezzo, quando la sua vita si è intrecciata con eventi politici, dinamiche sociali, dall’offerta di spettacoli e dal bisogno di divertirsi. Il cinema non si riduce a un insieme di film. Per capirlo, basta la differenza tra andare a vedere un film e andare… al cinema. Con un approccio derivato dai Cultural Studies vengono osservate le strutture, i processi nelle comunicazioni di massa, i relativi consumi, come dire i mantovani al cinema, dove tracciarne le periodizzazioni e i cronotopi tra la città e il resto del Paese. Una città davanti allo schermo è lo scenario dove sono nate tante immagini, perché tantissimi sono i film che l’hanno mostrata sullo schermo. Più interessante è cercare di capire come l’idea di cinema sia slittata lungo quattro o cinque generazioni, soggetta alle sue trasformazioni all’interno dell’industria cinematografica.

 

BIOGRAFIA

Dai cinque ai sedici anni è vissuto a Bologna sopra il cinema estivo Cristallo. D’estate ovviamente tutte le sere un film, o lo vedeva dalla finestra, o scendeva giù. In media durante quegli anni erano tre o quattro la settimana, il padre fanatico del western americano, la madre della commedia. In seguito, la passione diventa studio, dopo la laurea in filosofia e psicologia, per occuparsi di sociologia del cinema all’Università di Ferrara. A Mantova è stato tra i fondatori del Mantovafilmfest. È autore di molti saggi: massmedia, cinema e televisione, storia sociale e alimentazione. In particolare: Mantova al cinematografo, 1995; Ciak si mangia, 2000; Lo schermo in tavola, 2002; A tavola con Hitchcock, 2004; Lo schermo dell’architetto 2007; A pelle nuda. Corpo sesso e pornografia nel secolo del cinema, 2013; Mangiafilm. Dizionario enciclopedico della cucina al cinema, 2015. Insieme a Roberto Rossetti, firma una serie di polizieschi: L’oro non dimentica. Bologna 1957, 2019; Un Po d’odio. Mantova 1960-1961, 2021; La strada dei sogni infranti, 2022; Nebbia nera, 2022.

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