Fil rouge: Never ending story

LIBRO: La storia infinita – Michael Ende (1° ed. italiana Longanesi, 1981 – traduzione dal tedesco di Amina Pandolfi)

CANZONE: Scooby Doo – Pinguini Tattici Nucleari (Ahia!, 2020)

SERIE TV: Stranger Things (2016-in corso)

Tra le scene più traumatizzanti nei ricordi di un Millennial non può mancare il momento in cui il cavallo Artax sprofonda nella Valle della Tristezza; una scena a dir poco iconica presente ne “La storia infinita”, film cult degli anni ‘80, a cui sono particolarmente affezionata, perchè io  stessa sono stata una di quelle bambine traumatizzate, che ancora oggi, al vedere l’immagine di quel momento, sente il cuore fare di nuovo “crack” esattamente come la prima volta che la vidi, circa 25 anni fa.

Il cavallo Artax e Bastian in una scena del film “La storia infinita” (1984)

In realtà, sebbene questa scena sia ancora una pugnalata nello stomaco, fa parte di uno dei miei libri preferiti, per l’appunto “La storia infinita” di Michael Ende. Pur non essendo una grande fan di libri fantasy, la prima volta che lo lessi, ne rimasi estasiata. La cosa che personalmente adoro della prima edizione di questo romanzo è il fatto che per la stampa della storia si sia utilizzato l’espediente del bicolore, ovvero: ciò che succede a Bastiano è stampato in rosso, ciò che egli legge (ovvero l’avventura di Atreiu) è stampato in verde. Purtroppo le ultime edizioni del romanzo sono tutte stampate in nero, ma se vi dovesse capitare di ritrovare nei mercatini di libri usati una vecchia edizione di questo libro, se fossi in voi non me la lascerei scappare. Se volete farvi un’idea di cosa sto parlando, sono certa che alcune delle biblioteche della Rete Bibliotecaria Mantovana abbiano questa edizione “vintage” tra il loro patrimonio, quindi non vi resta che recarvi dalla/dal vostra/o bibliotecaria/o di fiducia e chiederne una copia in prestito!

Leggendo “La storia infinita” vi troverete, assieme al protagonista Bastiano, a leggere di Fantàsia, un mondo fantastico minacciato dall’espansione di una forza misteriosa chiamata Nulla, che causa la sparizione di regioni sempre più estese del regno. Il co-protagonista, il giovane e coraggioso Atreiu, viene incaricato dall’Infanta Imperatrice di trovare una soluzione a questo problema; Bastiano, man mano che la storia va avanti, si ritrova progressivamente coinvolto negli eventi del racconto. Diventato a sua volta parte di Fantàsia, Bastiano aiuta Atreiu nel tentativo di salvare il regno e dovrà infine trovare un modo per ritornare nel mondo reale. Come dimenticarsi poi del drago della fortuna Fùcur? Ancora oggi sogno di viaggiare sul suo dorso, proprio come Bastiano in questa immagine!

Atreiu e Fùcur in una scena del film “La storia infinita” (1984)

Nel loro terzo album “Ahia!”, i bergamaschi Pinguini Tattici Nucleari hanno voluto omaggiare questo romanzo (e questo film) con un brano omonimo, ma per non cadere nell’ovvio, ho deciso di non collegare questo pezzo, bensì il primo singolo uscito dall’EP nel 2020, intitolato “Scooby Doo”, altro personaggio ha accompagnato i pomeriggi di noi Millennials tra succhi di frutta e pancarrè alla Nutella.

Copertina dell’EP “Ahia!” dei Pinguini Tattici Nucleari

I Pinguini Tattici Nucleari sono cresciuti a loro volta tra gli anni 90 e i 2000, pertanto la maggior parte dei loro testi hanno rimandi a cose con cui tutti i Millennial sono cresciuti, me compresa. Grazie al loro singolo “Ringo Starr” hanno saputo raggiungere tutto il pubblico italiano durante la 70° edizione del Festival di Sanremo, piacendo ai giovani, e non solo.

Ma per collegare una serie tv (e che serie!) devo fare un passo indietro, tornando al film “La storia infinita”. Il brano del 1984 che fece da soundtrack ufficiale è “Never Ending story” di Limahl , che sono certa molti dei più giovani conosceranno grazie a “Stranger Things”. Come dimenticare la scena in cui Dustin, interpretato da Gaten Materazzo, canta questo brano insieme a Suzie? Un colpo al cuore per chi, come me, è un grande fan di questo romanzo e film.

Stranger Things è la serie tv creata dai fratelli Duffer e distribuita da Netflix che dal 2016 sta spopolando in tutto il mondo. Ambientata negli anni ‘80 nella cittadina americana di Hawkins, nello stato dell’Indiana, e in parte nel mondo del “Sottosopra”, l’inizio della serie è incentrato sulla misteriosa sparizione di Will Byers e sulla comparsa di Undici, una bambina dai capelli rasati dotata di poteri telecinetici fuggita da un laboratorio segreto, l’Hawkins National Laboratory. Quasi tutti gli eventi che accadono nel corso della vicenda sono strettamente connessi al Sottosopra, un’oscura dimensione parallela al nostro mondo, popolata da creature mostruose. Saranno gli amici di Will -Mike, Dustin e Lucas- che, insieme ad Undici e ad altri personaggi (una menzione particolare va allo sceriffo Jim Hopper, e alla madre di Will, Joyce Byers, una magnifica Winona Rider!) a cercare di salvare Will, ma per farlo se la dovranno vedere con il Dottor Brenner e con tutte le creature del Sottosopra.

Poster promozionale della 2° stagione di Stranger Things

È buffo come un romanzo fantasy degli anni ‘80 si possa collegare con una canzone e una serie tv dei giorni nostri; eppure, come vedete, il filo rosso non sbaglia nemmeno questa volta!