La saga di Blackwater

La saga di Blackwater inizia con la piena del 1919. La cittadina di Perdido viene allagata dai due fiumi che la percorrono, il Perdido (con le sua rossastre acque limacciose) e il nero Blackwater. La piena lascia dietro di sé distruzione e…una donna. Elinor Dammert viene infatti ritrovata all’interno dell’allagato Osceola Hotel, e da subito conquista il cuore di Oscar Caskey, figlio della locale famiglia benestante. I Caskey sono una famiglia matriarcale, a comandare tutti a bacchetta è la madre Mary Love, che prende decisioni anche in merito all’azienda di famiglia legata al legname. Nel corso della saga Elinor, diventata una Caskey grazie al matrimonio con Oscar, riesce a esercitare un misurato magnetismo, al punto da fare diventare, grazie alla sua silente lungimiranza e resiliente forza d’animo, la famiglia Caskey la famiglia più ricca della zona. Eppure si comprende già dalle primissime pagine de La piena, primo volume della saga di Blackwater, come Elinor non sia totalmente umana. Gli anni passano, i poteri aumentano, nascono figli (tutta la saga di Blackwater è costellata da figli che poi vengono passati ad altri membri della famiglia, una strana giostra di parentele), muoiono personaggi, tornano fantasmi, la natura di ciascuno si esprime al massimo anche nella propria spietatezza inumana. Micheal Mcdowell non eccede mai, e riesce a concludere la saga di Blackwater con una precisione e una circolarità da vero maestro della narrazione.