Ostiglia | Mal di pietre

Gruppo di Lettura di Ostiglia

Giovedì 18 aprile 2024

il Gruppo di Lettura di Ostiglia

ha discusso del libro

Mal di pietre di Milena Agus


Il libro

Milena Agus racconta la storia di una donna (nonna della narratrice), della sua vita, del suo matrimonio e dei suoi amori. In quest’ordine, appunto, perché alla nonna tutto capita un po’ in ritardo, quando ormai non ci spera piú. A cominciare dal matrimonio tardivo con un uomo che, ospitato dalla famiglia, si sdebita sposandola. E l’amore, quell’amore vagheggiato e sognato da tutti i personaggi di Milena Agus con tanto sfortunato ardore, arriva inaspettato, durante un soggiorno termale per curare il “mal di pietre”, i calcoli renali. Il mal di pietre viene cosí a identificarsi col mal d’amore e trascina l’eroina in una vicenda di assoluta, impensata felicità con il Reduce, un uomo zoppo e sposato, che soffre dello stesso male. Perfetto e unico come una pietra preziosa, questo romanzo amatissimo e tradotto in molte lingue conferma le grandi qualità di scrittura e di invenzione narrativa di una scrittrice unica.

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L’autrice

Nata a Genova, vive a Cagliari e ha insegnato Italiano e Storia al Liceo Foiso Fois. Ha scritto sin da bambina (soprattutto poesia) ma ha iniziato a pubblicare alle soglie dei cinquant’anni. Nel 2005 ha firmato Mentre dorme il pescecane. Il romanzo ha avuto due ristampe in pochi mesi e numerosi riconoscimenti critici. Mal di pietre (2006 e 2016), il suo secondo romanzo, ha confermato le grandi qualità di scrittura e di invenzione narrativa dell’opera prima e ha conquistato definitivamente la critica e i lettori. A esso sono seguiti Ali di babbo (2008), La contessa di ricotta (2009), Sottosopra (2012), Terre promesse (2017) e Un tempo gentile (2020). Oltre ai sette romanzi, tradotti in più di venti lingue, Agus ha pubblicato anche Perché scrivere (2007), «una piccola perla sull’arte di scrivere e sulle sue motivazioni» (Il Secolo XIX) e, con Luciana Castellina, Guardati dalla mia fame (2014), racconto a due voci di un cruento episodio di linciaggio avvenuto nell’Italia del Secondo Dopoguerra.

Dall’archivio di Festivaletteratura l’audio dell’evento QUANDO SI SOGNA PIÙ FORTE:

Che si tratti di piccoli borghi dell’entroterra sardo o dei rumorosi vicoli di Marsiglia, il minimo comune denominatore di chi affronta lunghi e tormentati viaggi inseguendo il sogno dell’emancipazione è la ricerca di una vita migliore. Milena Agus e Gigi Riva si confrontano sul tema dell’immigrazione nel romanzo, spaziando tra zone campidanesi (Un tempo gentile) – «che sembrano uscite da un film western anziché da un libro di Grazia Deledda» – e i campi da calcio (Non dire addio ai sogni) dove troppe volte ragazzi giunti dall’Africa in cerca di riscatto vengono abbandonati al loro destino da procuratori senza scrupoli, «profittatori di questa nuova forma di schiavitù che ha molto a vedere con quanto accade con i barconi». A tenere le fila del dialogo tra i due autori sarà il giornalista Wlodek Goldkorn.