Uno, nessuno e centomila è un’opera riflessiva, che medita sulla natura dell’identità, la percezione di sé e la follia. Il protagonista Vitangelo Moscarda, figlio di un banchiere, cerca di trovare la sua vera identità, colui che crede sia la sua persona originale. Pertanto, sceglie di esporre il suo vero sé, comportandosi in modo contrario al suo solito negli aspetti quotidiani della sua vita, rompendo le false immagini di Moscarda costruite per compiacere le persone nella sua vita esponendo, in tal modo, i suoi veri desideri più oscuri. Questo lo porta a un cammino verso la follia, la riscoperta e anche a una consapevolezza angosciata che lo accompagnerà per tutto il romanzo.