Un viaggio a vele spiegate tra le pieghe dell’ animo umano: IL CONTE DI MONTECRISTO di ALEXANDRE DUMAS

FOTOGRAFIA DI FEDERICO BARUFFALDI
“Non vi è né felicità né infelicità a questo mondo, è soltanto il paragone di uno stato ad un altro, ecco tutto. Quegli solo che ha provato l’estremo dolore è atto a gustare la suprema felicità. Bisognava aver bramato la morte, per sapere quale bene è vivere. Vivete dunque e siate felici, figli prediletti del mio cuore, e non dimenticate mai che, fino al giorno in cui Iddio si degnerà di svelare all’uomo l’avvenire, tutta l’umana saggezza sarà riposta in queste due parole: aspettare e sperare.”

Fili narrativi che si intrecciano in una appassionata rete di luoghi e personaggi; una penna leggera che sfiora le pagine, appassionandoti e tenendoti legata a se’.
L’eterna lotta tra il bene e il male, un viaggio attraverso le brutture umane che avvelenano l’anima, e una sete smodata di vendetta.
Edmond Dantès, marinaio in terra, uomo risorto e rinato dopo la sua metamorfosi, é il giustiziere indiscusso in questo mondo in bilico.
Un quadro adamantino della società del tempo che diventa quadro universale dove la banalità del male e l’invidia cieca pungono le carni umane.
E la sofferenza conduce alla felicità.
E l’agire nel bene alla salvezza.