Nel Buio della Casa: Un intreccio tra il paranormale e la volontà di vivere.

Non basta una mano di vernice per contenere l’oscurità imprigionata tra le mura di questa casa.

2015. La casa dei sogni, chi non la brama? È questo il primo pensiero che Noah e Allison hanno nel vedere l’edificio difronte a loro. Eppure Allison ha una sensazione strana, quelle due finestre, simili a due occhi, la fissavano con desiderio, come se la volessero inghiottire.

2019. Noah scopre che le case, in particolare la loro, nascondono segreti, alcuni oscuri: fantasmi, alcuni maligni, intrappolati come in prigioni, all’interno delle case. Case che hanno tutte una congiunzione: un simbolo sconosciuto e un artefice, l’Architetto.

Una corsa contro il tempo, tra paranormale e reale, tra la vita e la morte, ormai intrecciate in un’unica trama.

Quando ho letto questo libro mi sono immaginata delle canzoni accompagnare le vicende dei due protagonisti:

“wildest dreams” di Taylor Swift, reinterpretata in un’ottica diversa dall’originale, accompagna lo spirito di Allison, aggrappata alla vita terrena grazie al legame con Noah, continua a sognare di rimanere con lui come un sogno irrealizzabile poiché la sua vita ormai è stata portata via e dovrà prima o poi rendersi conto che il suo sogno è destinato a morire con lei.

Noah invece viene accompagnato da “All I want” dei Kodaline, la sofferenza che lo attanaglia, il rimorso di non essere stato vicino ad Allison in quel momento, la paura della solitudine.

video degli autori con Q&A.