Knight Underwood, è un brillante editore e un uomo molto attraente, che riscuote sempre molto successo sia tra le donne che nel suo lavoro. Infatti in dieci anni che lavora alla Pageturner Publishing, non ha mai sbagliato a selezionare un libro, è sempre stato in possesso di un fiuto incredibile e tutti gli autori che ha portato alla casa editrice sono diventati velocemente degli “sforna best seller”. Ricopre il ruolo di senior editor, uno dei più importanti, e quando il suo capo viene licenziato lui pensa subito che il posto da direttore editoriale gli spetti di diritto.

Un giorno, Victoria Wender si presenta in ufficio e scombina tutti i suoi piani. Infatti è lei a essere promossa e a diventare in un momento, il suo capo! Knight non ci può credere, quella promozione gli spettava di diritto, era sua, ha lavorato sodo per tutti quegli anni e non si farà mettere i piedi in testa da una sprovveduta venuta dal Texas per rovinargli i piani.

Victoria, dal canto suo, ha un asso nella manica: Miranda stoller. Una scrittrice molto influente e regina dei romazi rosa (proprio il genere che Knight invece odia con tutto il suo cuore), che negli ultimi anni ha dato alle stampe molti best seller ed è perfetta per dare un nuovo taglio femminile alla casa editrice.

Ma Knight rivendica il suo posto e Victoria dal canto suo è decisa a tenerselo. Tra i due è quindi guerra… O forse no. A volte anche i nemici peggiori per il bene superiore devono schierarsi dalla stessa parte. Scoprono infatti che la Pageturner sta fallendo e il nuovo libro di Miranda è l’unico modo per risollevarle le sorti. Ma proprio mentre i due si trovano a casa dell’autrice per confrontarsi, lei… muore! I due decidono quindi di tenere segreta la morte e di lavorare fianco a fianco per scrivere il suo romanzo in modo da salvare la casa editrice.

Ma scrivere un libro è molto difficile, sopratutto se a farlo sono due acerrimi nemici. Grazie però all’aiuto di Black Avery, un amico di Knight, bestellerista molto conosciuto e amato dai lettori, i due riusciranno a capire i loro sbagli e a immedesimarsi sempre di più nella storia fino a riuscire a comporre buoni capitoli.

Il tempo passa e tra i due il rapporto si fa sempre meno professionale. Iniziano a scambiarsi sempre più confidenze, a fidarsi reciprocamente. Ad un evento scatta anche il tanto atteso bacio. Ma i due non sono pronti a una relazione: Knight è stato ferito da una donna quando andava al college e, convinto che l’amore vero non esista, è determinato a non aprire mai più il suo cuore a nessuno; Victoria invece sta aspettando il bravo ragazzo che le faccia vivere la fiaba che desidera, e quell’uomo di certo non è Knight Underwood. Inoltre i due concordano perfettamente che non sarebbe vantaggioso avere una relazione, essendo una il capo dell’altro.

Ma i due condividono molto assieme, si raccontano dell’infanzia, orribile quella di lei, piena di amore quella di lui. Lui la assiste in un momento di forte amarezza, la accompagna e la sostiene ovunque. Knight arriva anche a chiederle di fingere di essere la sua fidanzata, per una sera, a cena con i propri genitori, per far felice sua madre, alla quale non rimane molto da vivere, a causa di un tumore.

Riescono a terminare il libro, e alla fine ottengono l’approvazione del loro capo e anche di Avery. La casa editrice è salva, grazie a loro.

Decidono di festeggiare, e la serata a un certo punto si sposta a casa di Knight che si affaccia su Central Park, ed è in quella magica sera che Victoria vede per la prima volta la neve. I due decidono di uscire di casa e andare a sedersi su una delle panchine del parco per regalarsi un momento prima che il sole sorga e la magia della neve immacolata svanisca. Ed è proprio su quella panchina, davanti a un laghetto ghiacciato, sotto una pioggia di fiocchi alle prime luci dell’alba che a Victoria sfugge il primo “ti amo”, che però non viene ricambiato.

In seguito a un malore, Victoria viene ricoverata in ospedale e tenuta lontana da Knight che capisce di non essere adatto a lei, di non essere abbastanza, e sopratutto capisce di aver troppa paura di amare ancora: se anche Victoria gli dovesse spezzare il cuore, lui non riuscirebbe a sopportarlo. Così mentre lei viene dimessa, lui rompe in malo modo con lei, dichiarando di non amarla e di non averla mai amata, imponendole di non chiamarlo e di non provare a cercarlo mai più.

Victoria prova in tutti i modi a farlo ragionare, ma non c’è niente da fare, così prende una decisione drastica e si imbarca con il primo aereo per Londra. Qui viene assunta da un’altra casa editrice indipendente, di minor rilievo ma pur sempre buona. Prova in tutti i modi a dimenticare Knight e a cambiare vita. Ma fosse così facile… si perchè nel frattempo lui capisce il grande errore che ha commesso e vola da lei. Victoria si rifiuta di vederlo e lui le lascia una lettera, dove le spiega perchè l’ha allontanata, la sua paura di essere respinto di nuovo e dove finalmente le dichiara il suo amore.

Victoria deve prendere una decisione: continuare la sua vita lì a Londra e dimenticarsi del brutto capitolo che è stato Knight Underwood oppure tornare da lui e provarci ancora una volta? Riusciranno i due a ritrovarsi?

E questo era Ti aspetto a Central Park” di Felicia Kingsley. Grazie di essere arrivati fino a qua e buona lettura;)