Se mai mi chiedessero che sensazioni da leggere Ventre, risponderei che ti lascia un senso di sconforto talmente inusuale da essere a dir poco sconvolgente. Non quella sensazione di peso sullo stomaco, ma quella malinconia nella testa che infesta tutto ciò che ti circonda. 

Margherita ha 26 anni quando, il giorno del suo compleanno, decide di suicidarsi. Ma, come a ricordarci che le cose non vanno mai come vogliamo, non muore. Entra invece in stato vegetativo, sente, vede, ma non percepisce nulla e non può muoversi. Con lei ci sono la madre, custode e carceriere, e Bianca, l’infermiera che vuole a tutti i costi connettersi con la sua paziente.

Consiglierei il libro? Non a tutti, decisamente, ma a chi piace vedere gli spettri degli altri, a chi non ha paura del dolore e a chi lo apprezza e lo cerca, come Margherita. Ma soprattutto, a chi ama qualcuno come Margherita.

Se Ventre fosse un opera d’arte sarebbe…

L’assenzio
Dipinto di Edgar Degas

Con il nulla negli occhi, Margherita voleva solo assopire tutto ciò che aveva nel cuore.

Voto 7/10