“Come suo padre, aveva quasi sempre creduto che anche le ferite più profonde potessero rimarginarsi, che Dio guarisse ogni parte di noi come la pelle: per quanto netto sia il taglio, un giorno si richiuderà e lascerà solo una cicatrice”: nel suo romanzo d’esordio la giovane scrittrice americana Cara Wall ci racconta la storia di due ministri del culto e insieme uno spaccato di storia degli Stati Uniti a partire dagli Anni Cinquanta. Da subito quello che colpisce è la scrittura, così precisa e avvolgente, in qualche modo rassicurante, perché già dalle prime pagine ti preannuncia di essere di fronte a una bella storia raccontata bene. La scrittrice americana ci porta al Greenwich Village negli Anni Sessanta, dove nella Chiesa Presbiteriana Charles e James sono i giovani pastori chiamati ad occuparsi insieme dei fedeli proprio perché così diversi per origini e vocazione. Percorriamo le loro storie di vita, il rapporto con la famiglia di nascita, l’incontro con le loro future mogli che dovranno per forza di cose condividere la loro missione. Anche qui due donne quasi agli antipodi: “Era quella la differenza tra loro due, l’architettura fondamentale che Nan non era mai riuscita ad espugnare. Lei era cedevole, Lily inflessibile. Lei oscillava, Lily era un filo a piombo”. Il romanzo gioca molto sul rapporto tra Nan, dall’infanzia felice e da una fede salda e Lily, troppo ferita dalla vita, diffidente anche sull’esistenza di Dio, ma sa ritrarle a tutto tondo, senza fossilizzarle e anzi scoprendo tutte le declinazioni del loro essere nel mondo. AMATISSIMI sa raccontare senza banalità e senza noia due matrimoni diversi ma ugualmente riusciti, l’amicizia che riconosce la diversità come un necessario complemento personale anche se a volte può essere complicato e la fede come una lotta e una conquista quotidiane. Un romanzo dal sapore classico e insieme moderno, che sembra accompagnare chi legge verso un sentiero tranquillo e invece riesce sempre a sorprendere, che sa scrutare nell’intimo più profondo dei quattro protagonisti e nello stesso tempo raccontarti il clima politico e sociale della New York dagli Anni Sessanta in poi.

Simonetta Bitasi