Phil Knight. L’arte della vittoria. Booktrailer.

Phil Knight. L’arte della vittoria. Mondadori, 2019. Booktrailer.

Realizzato da: Ghous Ali, Tommaso Taraschi, Ayoub Charamane

IIS Carlo D’arco – Isabella d’Este (Mantova)

Phil Knight, uno degli imprenditori più influenti della storia, fondatore di Nike. L’avventura imprenditoriale parte dal suo primo viaggio in Giappone, dove ha incontrato un produttore di scarpe che avrebbe cambiato la sua vita. Da lì Knight ha fondato Nike e ha creato una delle aziende più iconiche del mondo. Non è solo la storia di un imprenditore di successo, ma anche un racconto intenso e appassionante che mostra come Knight abbia affrontato le sfide, i fallimenti e le vittorie del suo percorso. Il fallimento è un’opportunità per ricominciare con maggiore determinazione.

L’autore del libro:

Phil Knight nasce a Portland, in Oregon. Si laurea nel 1959 in contabilità all’Università dell’Oregon. Dopo gli studi in economia aziendale decide di fare un viaggio intorno al mondo, nel novembre 1962 fa tappa a Kobe, in Giappone. Lì scopre le scarpe da corsa della marca Tiger, prodotte a Kobe dalla Onitsuka Co., oggi Asics. Impressionato dalla qualità e dal basso costo delle scarpe, chiede di incontrare il proprietario, Onitsuka; un incontro proficuo perché alla fine del colloquio Phil riesce ad assicurarsi i diritti di distribuzione del marchio Tiger per gli Stati Uniti occidentali. Una volta ricevuti i campioni delle scarpe, li mostra a un tecnico, Bill Bowerman, il suo allenatore all’Università dell’Oregon. I due si mettono d’accordo nel far nascere il 25 gennaio 1964 una partnership che prende il nome di “Blue Ribbon Sports” (BRS), il nome che in seguito sarebbe stato trasformato in Nike. Nel 1969 le vendite permettono a Knight di lasciare il suo lavoro di contabile e di lavorare a tempo pieno per Blue Ribbon Sports, che nel 1971 è ribattezzato Nike in seguito al suggerimento del primo impiegato assunto in azienda, Jeff Johnson, che suggerisce di chiamarla “Nike”, dal nome della dea greca della vittoria alata. Il logo “Swoosh” di Nike, ora considerato uno dei loghi più conosciuti del mondo, è commissionato per soli 35 dollari ad una studentessa di graphic design, Carolyn Davidson.

Giovane, curioso, fresco di laurea in economia, Phil Knight prende a prestito cinquanta dollari dal padre e crea un’azienda con un obiettivo semplice: importare dal Giappone scarpe da atletica economiche ma di ottima qualità. Vendendole dal bagagliaio della sua Plymouth Valiant, nel 1963, il primo anno di attività, Knight incassa ottomila dollari. Oggi le vendite della Nike superano i trenta miliardi di dollari all’anno. In un’epoca di start-up, la Nike di Knight è la pietra di paragone, e il suo swoosh ben più di un semplice logo. Simbolo di grandezza e leggiadria, è una delle poche icone riconosciute istantaneamente in ogni angolo del mondo. Knight, l’uomo dello swoosh, è però sempre stato un mistero. Ora ci racconta la sua storia in un libro di memorie sorprendente, umile, sincero e divertente. Knight parla degli enormi rischi che ha affrontato nel suo cammino, delle umilianti battute d’arresto, dei concorrenti senza scrupoli, dei tanti che dubitavano di lui e lo avversavano, dell’ostilità delle banche, ma anche dei trionfi entusiasmanti e delle volte che se l’è cavata per un soffio. Ma ricorda soprattutto i rapporti fondamentali che hanno forgiato il cuore e l’anima della Nike: quello con il suo ex allenatore, l’irascibile e carismatico Bill Bowerman, e con i suoi primi dipendenti, un gruppo eterogeneo di genialoidi diventato ben presto una confraternita di appassionati dello swoosh.

Le opere dell’autore