Recensione del libro del mese di gennaio 2023

Libri in Porto

Il libro presenta uno spaccato della Nigeria, il paese più ricco dell’Africa, dove più della metà della popolazione vive in uno stato di estrema povertà.
Lo scopriamo attraverso gli occhi di Adunni, giovane quattordicenne costretta a fuggire dal villaggio in cui è nata per ritrovarsi a Lagos, la capitale, attraverso un percorso che la vede protagonista di una storia in cui le donne hanno un destino già segnato.

Sono infatti merce di scambio, date in sposa giovanissime con il solo scopo di creare figli maschi. La protagonista, nonostante tutto non perde mai la speranza, e sa che il riscatto potrà arrivare solo attraverso la scuola e l’istruzione.


Un libro di denuncia.
Un inno alla cultura che è l’arma per cambiare le cose.


Un romanzo scorrevole, scritto con il “broken english”, l’inglese sgrammaticato di chi non è madrelingua, che aiuta ad entrare meglio il contesto socioculturale e linguistico della storia, ma che ha creato, ad alcuni di noi, qualche difficoltà. Una lettura necessaria, soprattutto per i più giovani, fosse anche solo per ricordarci che siamo nati nella parte fortunata del mondo. Un libro molto amato, non da tutti allo stesso modo, ma da tutti promosso.


“Ho tantissimo da fare, ma questo libro è come due mani grandi, piene d’amore, che mi tirano vicino e mi tengono caldo e mi danno da mangiare”
Adunni.

Recensione a cura di Lorella Cantusci

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