Incontro con Olga Campofreda

Incontro con Olga Campofreda

Dialogherà con Simonetta Bitasi

Martedì 9 Maggio 2023 ore 21:00

Centro culturale LBM, Pegognaga

L’autrice

Olga Campofreda (1987) è nata a Caserta. Nel 2020 ha conseguito un dottorato in Italian Studies all’University College di Londra, dove insegna Traduzione, lingua e cultura italiana. Ha pubblicato un reportage narrativo su Lawrence Ferlinghetti (Giulio Perrone) e un saggio su Pier Vittorio Tondelli (Mimesis). Ha scritto di letteratura, cultura pop e sport su Minima&Moralia, il Manifesto, la Balena Bianca e Zarina. Lavora come maestra di scherma per la nazionale inglese U20.

Il libro

Nelle città di provincia le ragazze perbene si assomigliano tutte. Per sottrarsi a un futuro già raccontato, Clara si trasferisce a Londra, dove insegna italiano a ricchi expat e si trova intrappolata nel vortice degli incontri online. Ma il matrimonio della bellissima cugina Rossella, inseparabile compagna d’infanzia diventata poi modella di abiti da sposa, la richiama a Caserta. Clara si trova così ancora immersa nel mondo da cui è fuggita: all’addio al nubilato della cugina rivede le vecchie compagne di scuola, e nei giorni successivi incontra Luca, lo sposo, con cui aveva stretto in passato un’amicizia clandestina. All’improvviso, però, Rossella scompare senza lasciare traccia. E Clara, convinta che la cugina nasconda qualcosa, scopre nel suo diario un segreto impossibile da confidare, che minaccia il futuro radioso che Rossella ha sempre incarnato. L’autrice toglie il velo sulle seconde vite e i desideri nascosti delle ragazze perbene, i cui destini sono specchio di una femminilità che parla di sacrifici e rinunce, di principi azzurri e segreti, di infelicità che si tramandano nel tempo, di madre in figlia. E racconta la storia di una ragazza che si ribella a sogni e consuetudini già logore, per inventare una strada nuova, tutta sua, da costruire con consapevolezza giorno dopo giorno. Questo libro è per chi si perde a immaginare le storie dei personaggi ritratti nei quadri, per chi ha passato lunghi pomeriggi ad ascoltare Baby one more time sul walkman, per chi ha scoperto il piacere tra le mani di un estraneo, e per i fiori veri che sbocciano nelle città di plastica, semplici e fragilissimi, e per questo meravigliosi.